giovedì 8 giugno 2023
ore 16.45
Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste
Presentazione dell’ARCHEOGRAFO TRIESTINO 2022
Giovedì 8 giugno dalle ore 16.45, presso la sala conferenze della Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste, avrà luogo la presentazione dell’ARCHEOGRAFO TRIESTINO 2022, la cui stampa è stata possibile grazie al contributo della CRTrieste. Introdurrà l’incontro il presidente della Società di Minerva, e direttore della rivista, Rossella Fabiani che ricorderà i contributi di apertura del volume collegati all’anniversario dedicato a Gino Pavan e alla cerimonia della consegna del Premio Minerva con un commento alla parte dedicata alla letteratura del volume. L’esposizione dei temi dedicati alla storia sarà curata dal giornalista Pierluigi Sabatti(presidente dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia.). Concluderà la prof.ssa Barbara Boccazzi Mazza che rifletterà sui lavori riguardanti le arti e la fotografia.
Dal 1829, la Società di Minerva pubblica annualmente l’Archeografo Triestino, rivista che raccoglie studi relativi a recenti ricerche riguardanti temi storici, scientifici, letterari, architettonici ed artistici attinenti alla Venezia Giulia, il Friuli e l’Istria. L’Archeografo Triestino, che all’Esposizione di Bruxelles del 1889 si è guadagnato il diploma e la medaglia d’oro, in tempi più recenti ha ottenuto l’iscrizione nel Registro Nazionale del Garante della stampa fra le pubblicazioni di alto valore scientifico. La rivista viene distribuita gratuitamente ai soci Minervali e a un centinaio di biblioteche e istituti universitari e culturali in Italia e all’estero. Le edizioni a partire dal 2012 sono anche consultabili nella sezione “Archivio online” del sito della Società di Minerva (www.societadiminerva.it).
L’edizione 2022 dell’Archeografo Triestino (serie IV – volume LXXXII / CXXX della raccolta) accoglie i contributi dedicati a Scipio Slataper a cura di Luca Zorzenon e Anna Storti, Pietro Zovatto dedica una ricerca a Mons. Ugo Mioni mentre Franca e Manlio Malabotta sono i protagonisti del testo di Fabio Venturin. Elvio Guagnini, invece, approfondisce gli scritti di Anna Curiel Fano e Giorgio Voghera. Marina Cattaruzzaesamina il tema di “Nascere, vivere, abitare e morire nella Trieste del «lungo Ottocento»“, lo studio di Franco Stener riguarda “Le lapidi presenti alla Stazione Centrale Südbahnhof di Trieste”. “La «Minerva» di Baccio Ziliotto” è il tema presentato da Giuliana Marini, mentre “Romola Nizinskij e il barone. Lettere 1947–1976” è quello trattato da Diana de Rosa. Per quanto riguarda i temi artistici nell’Archeografo 2022 vi si ritrovano lo studio di Giovanni Luca dedicato agli “Orientamenti estetici nella pittura del XII secolo tra Aquileia e il Litorale triestino” e il testo di Claudia Colecchia “Vedute e visioni di Porto Vecchio negli scatti della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste”. Flavio Tossi scrive, invece, di “Cesare Dell’Acqua sulla scena internazionale. Un nuovo tassello nel 1867”, mentre Margaret Binotto dedica il suo pezzo a “Pietro Nobile e Bartolomeo Bongiovanni: un lungo sodalizio artistico (1820–1854)”. Infine, Benedetto Gugliotta narra di “Fovet Flammam. Rotte adriatiche nel segno di Dante”.