giovedì 14 dicembre 2023
ore 16.45
Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste
La mostra su Francesco Caucig alla Fondazione Coronini Cronberg di Gorizia
a cura di Cristina Bragaglia
Il programma dei Giovedì Minervali per l’anno 2023, organizzato dalla Società di Minerva, continua con una nuova conferenza organizzata nella giornata di giovedì 14 dicembre alle ore 16.45, presso la Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste. Cristina Bragaglia ci farà scoprire la mostra su Francesco Caucigorganizzata presso la Fondazione Coronini Cronberg di Gorizia.
La principale novità della mostra “Francesco Caucig Goriziano 1755-1828. L’uomo, l’artista, il testimone di un’epoca”, attualmente allestita presso la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg a Gorizia, è rappresentata dalla trentasette lettere inviate da Francesco Caucig all’architetto di origine ticinese Pietro Nobile, tra i protagonisti del rinnovamento neoclassico di Trieste. L’inedito carteggio ha consentito di gettare nuova luce sul legame tra i due artisti. In particolare, è emerso come nel decennio che Nobile trascorse a Trieste, dal 1808 al 1818, Francesco Caucig restò uno dei suoi principali referenti a Vienna. Il pittore goriziano, infatti, promosse incessantemente, presso le autorità accademiche e gli ambienti di corte, il lavoro e le capacità di Nobile, adoperandosi attivamente prima per la sua nomina a membro dell’Accademia nel 1815, poi per la sua conferma a “Direttore delle Fabriche, Ponti, e Strade” a Trieste e, infine, per la sua elezione a direttore della Scuola di Architettura dell’Accademia di Vienna nel 1818. Un confronto con i materiali del Fondo Nobile di proprietà della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e di altri musei triestini ha consentito di individuare alcune delle opere menzionate nelle lettere e di evidenziare il sostegno concreto dato da Caucig all’amico. Si viene così a giustificare anche l’impegno con cui Nobile, a sua volta, si spese nel 1828 per far sì che Caucig ottenesse la commissione per una delle pale d’altare della chiesa di Sant’Antonio Nuovo.