Biblioteca Statale Stelio Crise, Trieste
Giovedì 11 novembre 2021
ore 16.45
Politica e toponomastica nella Trieste asburgica 1870-1918
Luca Caburlotto
Luca Caburlotto, Soprintendente archivistico del Friuli Venezia Giulia (Ministero della Cultura) presenta, per il Giovedì Minervale in programma l’11 novembre alle ore 16.45 presso la sala al secondo piano della Biblioteca Statale Stelio Crise, un intervento sulla “Politica e toponomastica nella Trieste asburgica 1870-1918”.
In un crescendo che è lo stesso del progressivo intensificarsi dell’irredentismo, e che anzi ne rispecchia sorprendentemente la tempistica, la toponomastica cittadina di Trieste, promossa dalla maggioranza liber-nazionale del Comune, segue dalla data esatta del 1870 fino alla prossimità della Prima guerra mondiale un percorso prima di denominazione delle nuove strade in direzione dei nomi della cultura dei grandi centri italiani poi passa anche a rinominare vie e piazze che avevano precedentemente nomi legati alla tradizione o alle attività del lavoro o alla morfologia cittadina. I casi principali sono quelli di piazza Tommaseo, piazza Goldoni, via Silvio Pellico e via Giosuè Carducci e seguono dinamiche degne di interesse. Con la dichiarazione di guerra del Regno d’Italia all’Austria-Ungheria, la luogotenenza, a segno della “insofferenza” provata per le iniziative del Comune, che ne era competente, ribalta molte denominazioni, riportando i nomi, quando c’erano, a quelli precedenti. Già l’11 novembre 1918, ad una settimana dalla fine della guerra, il Comune reintrodurrà la nuova nomenclatura adottata nei decenni precedenti.
INFORMAZIONI:
RSVP: vi chiediamo di scrivere all’email societadiminerva@gmail.com per confermare la presenza.
Ricordiamo che, in base alla recente normativa si dovrà presentare il Green Pass all’ingresso.
Durante l’incontro sarà necessario rispettare tutte le norme di sicurezza, a partire dall’attenzione a non creare assembramenti e all’uso della mascherina durante l’intera durata della conferenza. Rammentiamo di disinfettare le mani con gli appositi gel e attenersi alle indicazioni. Viene inoltre richiesto di rinunciare alla presenza qualora nei 14 giorni antecedenti si abbia avuto una temperatura corporea superiore ai 37,5°C oppure ci siano stati contatti con persone risultate positive al COVID19.