Giovedì Minervale | 13 febbraio |  Il patrimonio a geometrie variabili del museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie di Maniago.

Giovedì 13 febbraio 2025
ore 16.00
Museo delle coltellerie e dell’arte fabbrile di Maniago in Via Maestri del Lavoro d’Italia, 1, a Maniago

Conferenza su “­Il patrimonio a geometrie variabili del museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie di Maniago”. 

Tenuta tenuta dal professoressa Roberta Altin, dell’università di Trieste.

La conferenza sarà preceduta da una breve visita al Museo.

L’iniziativa, organizzata in partnership con il comune di Maniago, fa parte del ciclo di conferenze della Società di Minerva “Conservazione e ripresa delle tradizioni etnografiche di una regione di confine: la svolta degli anni ’50-’60 ”, sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell’ambito dell’ “Avviso pubblico storico ed etnografico, progetti eventi e manifestazioni -Novecento- Anno 2023”.

L’ingresso è libero.

La conferenza di Roberta Altin, professoressa associata e docente di antropologia culturale all’Università di Trieste, esplora il caso del Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie di Maniago (MAFC) come esempio di trasformazione delle politiche, delle pratiche e delle interpretazioni legate alle tradizioni popolari nel contesto del Friuli. Sono evidenziate le quattro fasi principali della vita del Museo delle coltellerie,  come museo tecnico-etnografico, commerciale, turistico e partecipativo, analizzando come ogni fase abbia influenzato le pratiche e le politiche museali. I diversi progetti che si sono susseguiti nel corso degli anni hanno modificato il concetto stesso di patrimonio, adattandolo ai cambiamenti sociali, economici e culturali.

L’oratrice intende riflettere sulle trasformazioni del MAFC e, più in generale, sul modo in cui i musei locali e regionali possano rispondere ai mutamenti delle politiche culturali globali, in un’epoca in cui le relazioni tra patrimoni e identità sono sempre più fluide e complesse. Si tratta di esplorare come il museo possa diventare uno spazio di intersezione tra culture, storie e pratiche diverse, e come esso possa coinvolgere attivamente i cittadini – non solo quelli locali, ma anche le nuove generazioni e i migranti – in un processo di reinterpretazione del patrimonio culturale. Il fine sarà quello di promuovere un significato di cultura intesa come capacità di aspirare al futuro e non solo di conservare, focalizzando la missione e lo sguardo verso un futuro sostenibile più che su un passato nostalgico.

foto Archivio Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie (MAFC).

#iosonofriuliveneziagiulia