Giovedì Minervale | 27 febbraio |  Il giardino veneto. Sfondi massonici e risvolti ermetici.

Giovedì 27 febbraio 2025
ore 16.30
presso la Biblioteca Statale “Stelio Crise” di Largo Papa Giovanni XXIII

Conferenza su “­ Il giardino veneto. Sfondi massonici e risvolti ermetici”. 

Tenuta tenuta dal  professoressa Barbara Boccazzi Mazza,  già professoressa associata di Storia dell’arte moderna presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Trieste.

L’ingresso è libero.

Il gusto per il parco all’inglese o pittoresco cominciò a diffondersi nel Veneto tra il 1770 e il 1780. In quest’epoca il giardino, considerato come luogo destinato alla meditazione dotta, divenne meta di passeggiate solitarie o in compagnia di ristretti gruppi di amici, e teatro di sperimentazioni ardite. È caratteristica di questi giardini l’abile manipolazione dell’elemento naturale, degli alberi che venivano selezionati a seconda delle caratteristiche ornamentali e delle proprietà salutari, come suggeriva la trattatistica del tempo, con la creazione di corsi d’acqua e di piccoli laghi naturali o artificiali, con l’uso di rocce imponenti e l’invenzione di false rovine, di sculture e iscrizioni, di labirinti nei quali perdersi per poi rinascere rigenerati nella luce, con la preazione di padiglioni architettonici riproducenti,  in variegato disordine, diversi stili del passato, dal gotico al moresco, dal cinese al rustico all’egizio. In questo modo il fruitore veniva guidato in un percorso didattico e diventava partecipe di una rappresentazione che poteva essere di ambito storico, letterario, filosofico o, con appositi filtri atti a conservarne la segretezza, di ambito massonico ed esoterico.

Pianta della villa e dei giardini del patrizio Angelo Querini a Altichiero (da G. Wynne Rosenberg, Alticchiero, Padova 1787.